Su richiesta, la cassa pensione fornisce informazioni sugli averi determinanti per il calcolo delle prestazioni d'uscita da ripartire. Se, fino alla data del divorzio, non si è verificato alcun caso di previdenza (pensionamento, invalidità o decesso), la cassa pensione conferma la fattibilità della ripartizione.
Il trasferimento degli averi della cassa pensione al coniuge divorziato è effettuato dopo che la sentenza di divorzio sarà passata in giudicato. I soldi rimangono nella previdenza professionale (2° pilastro) e non sono pagati in contanti.